martedì 21 luglio 2009

Recensioni: "Even dogs like to dance" (Canebagnato, 2009) su storiadellamusica.it


Nuova recensione di 'Even dogs like to dance' (Canebagnato Records, 2009):

"Even Dogs Like To Dance oltre che essere una buona compilation ha le fattezze di un graziosissimo pezzo d’artigianato.
Sembra proprio essere questa la logica di produzione della Canebagnato Records, etichetta indipendente attiva da tre anni, quella artigianale per l’appunto, per cui il termine “indie” si distacca dai sempre più frequenti stereotipi e dalle sempre più frequenti sonorità preconfezionate e modaiole, prende le distanze da quella che ha finito per rappresentare niente più che una semplice segmentazione del mercato musicale.

E questo lo dimostrano i 18 brani che vanno a comporre, perla dopo perla, questo gioiellino indipendente che ha il grande merito di privilegiare la qualità sulla quantità: ecco che in questo contesto l’indie ritrova la sua anima originaria, quella della genuinità e della spontaneità.

Fatti i doverosi apprezzamenti alla veste grafica (rigorosamente cartonata) e alle illustrazioni del Balloon Art Group, possiamo intraprendere l’ascolto.

Che dire a questo proposito?
L’eterogeneità dei brani e dei generi affrontati riesce senza problemi a creare un clima armonico e compatto, dotato di una squisita leggerezza che lega una dopo l’altra le canzoni.
Da citare sono pezzi come il delicato indie-folk dei Margareth (Mad Man’s Poem), impreziosito da leggeri tocchi di piano e di tromba, l’intricato e sognante chitarrismo spezzato e rinvigorito da un accattivante controtempo del rullante dei Chance:Risiko (Active Life), la ballata onirica degli impeccabili Mauve (Song for…), i richiami a Elliott Smith di Casita Nuestra e della sua How She Took That Bullet, lo splendido ed infiammato alternative rock dei Peter Kernel (Smiling, dove si fondono le sonorità di Pixies, Sonic Youth, Marlene Kuntz, Blonde Redhead…) e la psichedelia pop di Vanvera e della sua Tangly Hay.

Non manca poi una vena sperimentale ed elettronica, grazie all’apporto dato dal glitch notwistiano di Shade Of Blue dei Marvin, dall’elettronica spigolosa di Christian Alati fino a quella coloratissima e giocosa dei LaPingra.

Insomma, un ottimo modo di festeggiare i tre anni di attività, davvero. Un disco capace di essere informativo ma allo stesso modo estremamente piacevole.
I consigli a questo punto sono due: andatevi a comprare questo Even Dogs Like To Dance (http://www.canebagnato.org) e soprattutto andatevi a spulciare i numerosi gruppi interessanti che avrete occasione di assaporare qui sopra.
Auguri, Canebagnato!"

(Matteo Castello - Storia della musica)

Nessun commento:

Posta un commento